A quanti di voi (come anche alla sottoscritta è successo) sarà capitato di provare a cucinare un piatto alternativo utilizzando ingredienti come il riso basmati o a chicco lungo e ritrovarsi dopo la cottura un riso agglomerato umidiccio con chicchi spappolati molto diverso da quello che si può vedere nelle diverse ricette oppure assaporare ai ristoranti asiatici?!!????

Non disperatevi perchè ora vi svelerò tutti i trucchetti per chi come me è un amante del riso e vorrebbe poter mangiare e presentare agli amici un piatto come si deve!
Oggi vi spiego le tecniche di base per cucinare il riso a chicco lungo e sottile come il basmati, ma anche no, tipico delle zone asiatiche…….

 

….possiamo definire la cottura cottura del riso in diversi metodi:

1) COTTURA A CRUDO

 

A- la cottura più conosciuta per il riso e rinomata nel mondo è la cottura in semplice pentola e successiva scolatura del riso, una volta poi scolato si passa alla parte del condimento che avviene o a freddo (come le insalate di riso) o in pentola con contorni e sughi cotti a parte .
B- la cottura a crudo perchè il riso non viene precedentemente preparato e dunque il riso viene gettato nella pentola al massimo tostato e successivamente curato con l’aggiunta dell’acqua nella ricetta. Possiamo paragonarla alla cottura del nostro risotto, con la differenza dell’assorbimento dei liquidi in quanto i nostri tipi di riso sono diversi. Anche qui il vapore aiuta la cottura ma assume più importanza l’acqua. ATTENZIONE a non aggiungere troppi liquidi oppure si rischia di ottenere un riso umidiccio.

 

2) COTTURA CON UTILIZZO DI VAPORE

 

A- per eccellenza la cottura più utilizzata in Asia, dove il chicco viene precedentemente preparato ovvero rinvenuto in acqua per almeno 20 min e successivamente scolato e lasciato asciugare (perdere l’acqua in eccesso). Viene poi introdotto nella ricetta con una quantità di acqua un po’ inferiore al doppio del suo volume (1 tazza di riso, 1.5 di acqua). Il riso viene coperto da un tappo e la cottura si completa con il vapore dove per la prima parte della ricetta la fiamma è più alta e la seconda più bassa per poter permettere la cottura con il vapore senza bruciare il riso a fondo pentola.
IMPORTANTE: la quantità d’acqua varia a seconda della capacità del tipo di riso utilizzato di assorbire l’acqua.
B- cottura con l’ausilio della pentola professionale il (rice cooker). Non è prevista nessuna preparazione del chicco di riso precedente, il chiccco viene solamente sciacquato dalle impurità e dall’amido che lo ricopre per poi essere inserito in pentola sormontato da un dito di acqua (quantità corrispondente al doppio del suo volume originale).
Quello che viene cucinato però rimane un riso semplice, solitamente in bianco senza condimento oppure aromatizzato con aromi o spezie come nell’esempio
C- la cottura al vapore per eccellenza… si differenzia dalle altre perché il riso viene cotto esclusivamente a vapore senza contatto con l’acqua. Precedentemente viene preparato lasciandolo rinvenire in acqua e una volta scolato lo si posizionato sopra la pentola con dell’acqua all’interno intenta a bollire in modo che solo il vapore ultimi la cottura. Anche questa tecnica si usa per  ottenere un riso che soltanto dopo può essere condito.

 

3) COTTURA A 2 TECNICHE

 

Consiste nel portare il riso ad un punto di media cottura mettendolo a bollire in una pentola con acqua e successivamente scolato viene sistemato in una pirofila e cotto in forno.

 

In articoli successivi riporterò dei video dove sono mostrate le diverse tecniche di cottura sopra descritte….